Dal 1° gennaio 2016 sono entrate in vigore le nuove norme
sul contenzioso tributario, introdotte dal D.Lgs. n. 156/2015, nel quale si dà
dunque largo spazio alla digitalizzazione del processo tributario. Con la
telematizzazione, gli atti viaggiano, via PEC, in formato digitale e, avverranno tutte le
notificazioni e comunicazioni del processo.
Tutto ruota, e sempre di più ruoterà, intorno ad un sistema
informatico messo a punto dal Ministero, il Sistema Informativo della Giustizia
Tributaria (S.I.Gi.T.), al quale possono accedere - previa autenticazione - i
giudici tributari, le parti del processo, i procuratori e difensori (avvocati,
dottori commercialisti, consulenti del lavoro ecc.), il personale abilitato
delle segreterie delle Commissioni tributarie, i consulenti tecnici e altri
soggetti, quali organi tecnici dell'Amministrazione dello Stato o di altri enti
pubblici compreso il Corpo della Guardia di finanza.
La piattaforma contiene le
informazioni relative alla organizzazione delle Commissioni tributarie e alla
modulistica utilizzata, garantendo l’accesso ai servizi telematici riservati ai
contribuenti ed agli operatori di settore (“telecontenzioso” e “prenotazione on
line” degli appuntamenti). Il sistema è entrato in vigore il 1° dicembre 2015 interessando le commissioni tributarie di Toscana ed Umbria, per poi essere
esteso, dopo una prima fase di rodaggio, a tutto il territorio nazionale.
Dunque, il processo tributario si rinnova, e lo ha fatto secondo uno schema
cronologico ben delineato. Dal 1° dicembre 2015, divenuto pienamente operativo,
anche se solo nelle Commissioni tributarie provinciali e regionali dell’Umbria
e della Toscana, con il 1° gennaio 2016, sono entrate in vigore la quasi totalità delle
nuove norme contenute nel D.Lgs. 24 settembre 2015, n. 156 che ha riformato la
disciplina del contenzioso tributario, in attuazione della delega fiscale contenuta
nella legge n. 23/2014. Infine nel corso del 2017 il processo tributario
telematico sarà esteso a undici regioni e due province autonome. L’estensione pertanto
è avvenuta in modo differito a seconda delle diverse regioni.
- 1° dicembre 2015 per le Commissioni tributarie presenti
nelle regioni Toscana e Umbria;
- 15 ottobre 2016 per le Commissioni tributarie presenti
nelle regioni Abruzzo e Molise;
- 15 novembre 2016 per le Commissioni tributarie presenti
nelle regioni Liguria e Piemonte;
- 15 dicembre 2016 per le Commissioni tributarie presenti
nelle regioni Emilia-Romagna e Veneto;
- 15 febbraio 2017 per le Commissioni tributarie presenti
nelle regioni Campania, Basilicata e Puglia
- 15 aprile 2017 per le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Lazio
e Lombardia;
- 15 giugno 2017 per le Regioni Calabria, Sardegna e
Sicilia;
- 15 luglio 2017 per le Regioni Marche e Val D'Aosta e le
Province autonome di Trento e Bolzano.
Entro il 15 luglio 2017 si completerà l’estensione del Processo
Tributario Telematico a tutte le Commissioni tributarie italiane, con
significativi vantaggi per tutti gli operatori del settore, in termini di
riduzione di costi, semplificazione e celerità degli adempimenti processuali,
ed effetti indiretti anche sulla durata del processo tributario.
Tale innovazione
si inserisce nel processo di semplificazione dei rapporti tra fisco e
contribuenti.
Ci sembra evidente ragionare in termini di realtà del
Processo Tributario Telematico. L’ufficialità è senza alcun dubbio da rimandare
alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 10 agosto 2015, numero 184, del
decreto del Direttore Generale delle Finanze, 4 agosto 2015, con il quale si
sono mossi i primi passi verso tale rivoluzione, istituendo le regole in prima
istanza solo per le Commissioni Tributarie della Toscana e dell’Umbria. Mentre,
con i decreti del Direttore Generale delle Finanze, 30 giugno 2016 (G.U. n° 161
del 12/07/2016) e 15/12/2016 (G.U. Serie generale n° 298 del 22/12/2016), le
predette regole tecniche sono state estese a tutto il territorio nazionale, i
decreti, inoltre danno attuazione al Regolamento che disciplina l'uso di strumenti
informatici e telematici nel processo tributario (decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze 23 dicembre 2013, n° 163).
In definitiva, appare evidente che le modalità di
applicazione della materia avranno un impatto notevole sull’intero sistema del
contenzioso tributario rendendolo più efficiente e al passo con l’attuale era
improntata sulla digitalizzazione. Ciò comporta però una riformulazione di
processi, attività e modi di operare, sia da parte della Pubblica
amministrazione sia, soprattutto, da parte di chi, per professione, si occupa
della difesa dei contribuenti innanzi alle Commissioni tributarie.