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4 maggio 2016

LUNGA ANCORA LA STRADA VERSO I RIMBORSI IMU

Nonostante la lunga attesa per dare alla luce il decreto ministeriale che disciplina le modalità di effettuazione dei rimborsi dell'Imu versata allo Stato, ancora siamo lontani dalla reale concretizzazione del rimborso. Difatti l’applicativo predisposto dal ministero è macchinoso, richiede l’inserimento manuale di una pluralità di dati, compresa una "certificazione di rimborso" firmata elettronicamente. Questo materialmente si traduce nella peggiore delle situazioni ipotizzate: niente trasmissione di dati in forma massiva, ma solo caricamenti manuali, con dovizia di dati. La guida operativa è raggiungibile da questo link.

Diverrà così improbabile ed estremamente complicato per i Comuni rispettare il termine di 60 giorni concesso dal decreto ministeriale 24 febbraio 2016 per il caricamento di tutte le domande di rimborso definitive dal 2012 all'aprile 2016.
Dobbiamo dapprima dire che l’amministratore dovrà procedere con una registrazione autorizzando se stesso sulla piattaforma «Okeanos», che regola gli accessi al portale del Federalismo fiscale, e poi autorizzare gli altri utenti. Solo dopo questo passaggio risulterà visibile la piattaforma relativa alla certificazione dei rimborsi. Una grande quantità di dati è richiesta agli Enti che quindi si troveranno a compiere una procedura non del tutto agevole, snella e celere. Ogni rimborso dovrà essere caricato manualmente e per ciascun anno, indicando cognome, nome, data di nascita, luogo di nascita, indirizzo, domicilio fiscale, codice fiscale, codice Iban, data del versamento, codice tributo, anno d'imposta, importo versato, ecc., con l'aggiunta di una certificazione di rimborso firmata elettronicamente.
Tutto questo, considerando che il termine di 60 giorni previsto per caricare gli arretrati ordinatorio, comporterà per i contribuenti ancora una lunga attesa.
La piattaforma è strutturata per il caricamento non solo dei rimborsi spettanti ai contribuenti ma anche per le regolazioni tra Comuni e Comuni e tra Comuni e Stato, ed ovviamente non c'è un ordine di priorità, ma questo può essere dato dal Funzionario responsabile dell'Imu, che dovrebbe prioritariamente evadere i provvedimenti di rimborso spettanti ai contribuenti, partendo prima dalle rimborsi più elevati, per poi, sotto una certa soglia, utilizzare un criterio cronologico.
Occorre, infatti, ricordare che lo Stato, ricevuta tramite la procedura telematica la comunicazione del rimborso spettante al contribuente, provvede ad effettuare il rimborso entro novanta giorni dalla data di ricezione. In conclusione si evince che la strada lungo il risultato finale dell’operazione rimborso è lunga e tortuosa.
 
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