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21 settembre 2017

ADDIO ALLE POSTE? IL 27 NOVEMBRE (FORSE)

Come precedentemente affrontato nell’articolo
L'EPILOGO DEL MONOPOLIO DI POSTE ITALIANE, dal 10 settembre è ufficialmente decaduto il monopolio di Poste Italiane sulle notifiche delle multe stradali e degli atti giudiziari. Ciò però è ancora lontano dal divenire effettivo, difatti, la data di tale efficacia è ancora ignota, in quanto non sono ancora stati fissati i requisiti che gli operatori privati dovranno avere per poter svolgere il servizio.

L’articolo 1, comma 57 e 58, della legge sulla concorrenza 124/2017, attualmente in vigore, è il responsabile di tale manovra, portando però un doppio binario nella fattualità della normativa. Il comma 57, sopprime l’attribuzione in esclusiva al fornitore del servizio universale postale delle notificazioni di atti giudiziari. Il comma 58 stabilisce che entro 90 giorni saranno determinati dall’Agcom i requisiti di affidabilità, professionalità e onorabilità che gli operatori dovranno garantire.

Ora sorge automaticamente la riflessione per la quale in assenza di questi requisiti, non si potrà attuare la liberalizzazione introdotta dalla legge.

Il termine dei 90 giorni come previsto dalla legge non è perentorio, inoltre nella fissazione dei requisiti deve intervenire anche il ministero della Giustizia questo pertanto rende ardua la scelta di un nuovo operatore proprio in virtù della non efficacia della norma stessa perché non perfezionata.

I requisiti potrebbero essere fissati anche verso la fine dell’anno portando così le amministrazioni ad un nuovo affidamento a Poste del servizio per mancanza di alternativa disponibile. I nuovi operatori non possono considerarsi legittimi infatti fintantoché non vengano definiti e deliberati i requisiti così da poter essere pienamente rispondenti.

Questo potrebbe però innescare a sua volta una implosione del sistema interno. I destinatari dei plichi ancora consegnati da Poste, potrebbero eccepire come vizio di forma tale adempimento in quanto il comportamento di fatto farebbe permanere il monopolio della Società rendendo impossibile il libero mercato per mancanza dei caratteri fondamentali. Sarebbe allora la volta di spostare tute le notifiche agli ufficiali giudiziari, ai messi comunali o agli agenti della polizia, ma anche questa fattispecie porterebbe la necessità di emanare una serie di norme atte alla regolamentazione dettagliata del potere di tali figure.

Come abbiamo potuto esaminare pertanto, la condizione di precaria legittimità procura in questo clima di totale trasformazione e riforma della Pubblica Amministrazione non pochi disagi agli operatori che rischiano di precipitare sempre più in un limbo di incertezze rischiando di innescare maggiore contenzioso.
Ci auspichiamo che il termine di 90 giorni per la fissazione dei requisiti, il 27 novembre, sia osservato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), altrimenti, si cambia tutto per non cambiare nulla.
 
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