E’ notizia del primo dicembre scorso che il Dipartimento
delle finanze ha risolto le problematiche che rendevano cavilloso il
procedimento con il quale caricare i rimborsi Imu e la maggiorazione Tares che
saranno poi erogati al cittadino da parte dello Stato.
Il Dipartimento inizia con l’invito ai contribuenti a
fornire il codice Iban al Comune e ciò detto nell'ipotesi in cui non sia stato
comunicato nell'istanza di rimborso sia nel caso in cui sia variato. Al
contempo per il Comune si è aggiunta una nuova funzionalità con la quale
inserire o modificare i codici Iban per le pratiche già trasmesse. Così, l'inserimento permetterà allo Stato di effettuare i versamenti in tempi più
rapidi. In assenza dei riferimenti
bancari, infatti, se l'importo è inferiore a mille euro verrà emesso un
bonifico domiciliato presso gli uffici postali per il pagamento in contanti,
mente per gli importi superiori a mille euro verrà emesso un vaglia cambiario
non trasferibile della Banca d'Italia, sempre intestato al beneficiario del
rimborso.
Successivamente si dispone l’attivazione di altre
funzionalità che risolvono problematiche emerse in sede di caricamento delle
istanze di rimborso. Prima fra queste riguarda i Comuni che si sono fusi,
in quanto il codice catastale del nuovo Comune è diverso da quello dei Comuni
soppressi, ai quali era stato effettuato il maggior versamento. A questo si è
ovviato inserendo il nuovo campo denominato, “Codice catastale del comune di
origine”, il quale permette di risolvere la situazione tornando all’identificazione
del comune originario. Altra casistica è quella relativa alla gestione dei
beneficiari diversi dal contribuente che ha effettuato l'errato versamento,
caso che si verifica soprattutto con riferimento agli eredi o persone
giuridiche non più attive. In questo caso il Comune dovrà inserire in un
apposito campo la necessaria documentazione che giustifichi il rimborso a
favore di un soggetto diverso da quello che ha effettuato il versamento. Da
ultimo, viene risolto anche il problema dei versamenti effettuati dai soggetti
esteri che hanno immobili in Italia, per i quali non era stato possibile
caricare i provvedimenti di rimborso, perché il sistema verificava l'esistenza
dei soli versamenti effettuati tramite F24. Per risolvere il problema dei
rimborsi di spettanze dei residenti estero è stato creato il nuovo campo
"CRO", dove deve essere inserito il codice identificativo del
bonifico.
Si auspica ora una più rapida e agevolata risoluzione così
da accelerare la dibattuta e ormai estenuante questione circa i rimborsi che i
contribuenti hanno diritto a ricevere.