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16 novembre 2016

NOTIFICHE A MEZZO POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: IL DECRETO FISCALE E LA RIVOLUZIONE DIGITALE

Con il decreto fiscale è prevista un’innovazione non di poco conto. Dal primo luglio 2017 infatti gli uffici tributi degli enti locali potranno notificare gli avvisi di accertamento all'indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) del contribuente intestatario dell’atto. Il tutto viene a costituirsi come integrazione all’articolo 60 del Dpr 600/73, che a sua volta deve ritenersi applicabile anche ai tributi locali considerata la sua valenza generale relativa alla notifica degli atti tributari.
Per essere rigorosi dobbiamo far notare come ancor prima del decreto fiscale, in questi giorni messo ai voti, l’articolo 149 bis del Codice di Procedura Civile, in vigore dal 2010, prevedeva la possibilità di effettuare la notificazione a mezzo posta elettronica certificata, se non era fatto espresso divieto dalla legge. Essendo questa normativa di portata generale sarebbe applicabile dunque anche ai tributi locali, tuttavia la notifica a mezzo posta certificata prevista dal codice, rinvia alla figura dell’agente notificatore, pertanto l’ufficio non potrebbe procedere in maniera diretta nei confronti del contribuente così come viene a configurarsi la notifica mezzo pec.
Sembra finora che questo tipo di “privilegio” fosse riservato solo alla notifica delle cartelle esattoriali dagli addetti di Equitalia, ai sensi dell’articolo 26 del Dpr 602/73. 
La giurisprudenza ha fatto seguito con numerosi orientamenti, per un verso ritenendo inesistente la notifica effettuata a mezzo Pec, per altro verso ritenendola valida.

E’ per questi motivi che si è richiesta la redazione di una normativa specifica, così da regolare e portare finalmente ad un allineamento la materia. Il decreto sembra allora aver inquadrato la problematica, anche perché parlare di dematerializzazione dei documenti e di una riforma digitale della Pubblica Amministrazione quando si continua con la circolazione di documenti cartacei incuranti dei principi di economicità ed efficienza parrebbe una poco edificante soluzione.
Orbene, nel dettaglio la novità prevede che la notifica di atti tributari destinati alle imprese e ai professionisti può essere effettuata direttamente dal competente ufficio, a mezzo Pec, in base alle risultanze dell'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (Ini-Pec). Si tratta del sito internet www.inipec.gov.it, diviso in due sezioni (professionisti, imprese).

È inoltre prevista la possibilità di effettuare la notifica a mezzo Pec agli altri soggetti che ne facciano richiesta, diversi da quelli obbligati ad avere l'indirizzo Pec, in attesa della piena operatività dell'anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). 
In prospettiva il sistema dovrebbe quindi coprire gran parte dei contribuenti, con conseguenti risparmi di tempi e costi.Resta comunque il fatto che la norma non è riferita espressamente agli avvisi di accertamento dei tributi locali, quindi andrebbe chiarita la sua portata applicativa anche per evitare un inutile contenzioso. La notifica a mezzo Pec inoltre dovrebbe riguardare anche le ingiunzioni fiscali, analogamente a quanto previsto dall'articolo 26 del Dpr 602/73 per le cartelle esattoriali.
 
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