Con il decreto fiscale è prevista un’innovazione non di poco
conto. Dal primo luglio 2017 infatti gli uffici tributi degli enti locali
potranno notificare gli avvisi di accertamento all'indirizzo di posta
elettronica certificata (Pec) del contribuente intestatario dell’atto. Il tutto
viene a costituirsi come integrazione all’articolo 60 del Dpr 600/73, che a sua
volta deve ritenersi applicabile anche ai tributi locali considerata la sua
valenza generale relativa alla notifica degli atti tributari.
Per essere rigorosi dobbiamo far notare come ancor prima del
decreto fiscale, in questi giorni messo ai voti, l’articolo 149 bis del Codice
di Procedura Civile, in vigore dal 2010, prevedeva la possibilità di effettuare
la notificazione a mezzo posta elettronica certificata, se non era fatto
espresso divieto dalla legge. Essendo questa normativa di portata generale
sarebbe applicabile dunque anche ai tributi locali, tuttavia la notifica a
mezzo posta certificata prevista dal codice, rinvia alla figura dell’agente
notificatore, pertanto l’ufficio non potrebbe procedere in maniera diretta nei
confronti del contribuente così come viene a configurarsi la notifica mezzo
pec.
Sembra finora che questo tipo di “privilegio” fosse
riservato solo alla notifica delle cartelle esattoriali dagli addetti di
Equitalia, ai sensi dell’articolo 26 del Dpr 602/73.
La giurisprudenza ha fatto seguito con numerosi orientamenti, per un verso
ritenendo inesistente la notifica effettuata a mezzo Pec, per altro verso
ritenendola valida.
E’ per questi motivi che si è richiesta la redazione di una
normativa specifica, così da regolare e portare finalmente ad un allineamento
la materia. Il decreto sembra allora aver inquadrato la problematica, anche perché
parlare di dematerializzazione dei documenti e di una riforma digitale della Pubblica
Amministrazione quando si continua con la circolazione di documenti cartacei
incuranti dei principi di economicità ed efficienza parrebbe una poco
edificante soluzione.
Orbene, nel dettaglio la novità
prevede che la notifica di atti tributari destinati alle imprese e ai
professionisti può essere effettuata direttamente dal competente ufficio, a
mezzo Pec, in base alle risultanze dell'indice nazionale degli indirizzi di
posta elettronica certificata (Ini-Pec). Si tratta del sito internet
www.inipec.gov.it, diviso in due sezioni (professionisti, imprese).
È inoltre prevista la possibilità di effettuare la notifica a mezzo Pec agli altri soggetti che
ne facciano richiesta, diversi da quelli obbligati ad avere l'indirizzo Pec, in
attesa della piena operatività dell'anagrafe nazionale della popolazione
residente (Anpr).
In prospettiva il sistema dovrebbe quindi coprire gran parte dei contribuenti,
con conseguenti risparmi di tempi e costi.
Resta comunque il fatto che la norma non è riferita espressamente agli avvisi di accertamento dei
tributi locali, quindi andrebbe chiarita la sua portata applicativa anche per
evitare un inutile contenzioso. La notifica a mezzo Pec inoltre dovrebbe
riguardare anche le ingiunzioni fiscali, analogamente a quanto previsto
dall'articolo 26 del Dpr 602/73 per le cartelle esattoriali.