C'è più di un mese per mettersi in regola sull'Imu
agricola, dopo la tempesta normativa che ha condotto moltissimi contribuenti a
versare importi sbagliati entro il termine del 10 febbraio. La scadenza,
originariamente prevista per il 16 dicembre, era stata infatti spostata prima al
26 gennaio 2015 e, successivamente, al 10 febbraio 2015 con il Dl 4/2015).
La mini sanatoria, che consiste nella possibilità di
effettuare il versamento complessivo dell'Imu sui terreni agricoli entro il 31
marzo 2015 senza l'applicazione di sanzioni e interessi, è il risultato di un
emendamento approvato alla commissione Finanze e Tesoro del Senato nel corso
della discussione del Dl sull'Imu agricola.
Per il presidente della Commissione, Mauro Marino, si
tratta di un risultato importante: «È stato accolto all'unanimità un
emendamento del relatore secondo il quale non saranno applicati sanzioni ed
interessi nel caso di ritardato versamento dell'imposta complessivamente dovuta
per l'anno 2014, qualora lo stesso sia effettuato entro il termine del 31 marzo 2015».
L'emendamento era stato presentato da Federico Fornaro
(Pd). Un'altra proposta del relatore passata all'unanimità prevede il diritto
al rimborso da parte del Comune per il contribuente che abbia pagato l'Imu sui
terreni agricoli ma sia esentato con le nuove norme (che esentano dal pagamento
i Comuni montani).
Inoltre viene estesa dal 2014 al 2015 l'esenzione per le
aree agro-silvo-montane a proprietà collettiva. A questo punto per chi non ha
versato l'Imu sui terreni o ha effettuato solo un versamento parziale si tratta
di rifare i conti tenendo presente i complessi meccanismi di esenzione
(l'elenco dei Comuni totalmente e parzialmente montani è reperibile sul sito
del Sole 24 Ore) e saldare il conto.